Scarborough fair
TRADIZIONALI
SCARBOROUGH FAIR è una tradizionale ballata folk inglese di autore anonimo, risalente probabilmente al XVII secolo o anche prima. La sua popolarità è stata rinnovata negli anni '60 grazie alla versione di Simon & Garfunkel, che l'hanno inclusa nel loro album di debutto "Parsley, Sage, Rosemary and Thyme" del 1966. La ballata racconta la storia di un giovane che chiede a chi si reca alla fiera di Scarborough di compiere una serie di compiti impossibili per il suo ex amore. Questi compiti, come fare una camicia senza cuciture o lavare una coperta nel pozzo del secchio, simboleggiano l'impossibilità di riconciliazione e la persistenza del ricordo. La fiera di Scarborough, nello Yorkshire, era un evento importante nel medioevo, che richiamava mercanti e visitatori da tutta l'Inghilterra e oltre. La canzone è caratterizzata da una struttura a domanda e risposta e dall'uso di erbe aromatiche – prezzemolo, salvia, rosmarino e timo – ognuna con un proprio significato simbolico. Il prezzemolo è associato al conforto, la salvia alla forza, il rosmarino al ricordo e il timo al coraggio. Questi simboli aggiungono un ulteriore livello di significato alla ballata, sottolineando il tema della perdita, del rimpianto e dell'amore non corrisposto. Esistono numerose versioni e varianti di "Scarborough Fair", sia nel testo che nella melodia. La versione di Simon & Garfunkel è particolarmente nota per l'arrangiamento sofisticato e l'armonia delle voci, che hanno contribuito a rendere la ballata un classico della musica folk moderna. Loro la intrecciarono con un'altra canzone tradizionale, "Canticle", creando un controcanto sulla guerra in Vietnam.
